Ferrinis, Twins è il loro nuovo album

Twins è il nuovo album dei Ferrinis: un progetto che, pur inserendosi alla perfezione nel presente, guarda lontano
«Siamo in fissa con la nostra storia, ogni sequenza è scritta da noi due»: bastano questi versi per inquadrare l’anima di Twins, il nuovo album del duo di fratelli forlivesi Ferrinis, una fotografia nitida della loro generazione dal taglio cinematografico.
Dieci tracce che somigliano a episodi di un film scritto insieme – anche quando i protagonisti sembrano andare in direzioni opposte. Nessuna scorciatoia: solo relazioni imperfette, assenze come altalene di sensazioni, desideri che si contraddicono, notti che iniziano con un bacio e finiscono con un addio. Nel pieno di una stagione musicale sempre più improntata alla viralità e all’effimero, questo progetto sceglie un’altra strada. L’album tiene insieme i fili di una narrazione coerente, tanto nel linguaggio quanto nelle immagini: ogni brano è un frammento scritto a quattro mani, con la precisione di chi conosce bene le proprie fragilità e ha scelto di trasformarle in canzoni. Perché Twins non è solo una somma di storie, ma una voce che si fa in due. Non un punto di vista doppio, ma uno solo, condiviso. Nei brani, i due fratelli portano il loro sguardo tra i chiaroscuri dell’amore, mettendo in scena legami sbagliati al momento giusto, addii mai risolti e ritorni che sembrano sogni. Non spiegano: mostrano. E lo fanno con istantanee che arrivano prima delle parole. Rapporti che si sfiorano, si consumano, a volte si salvano. L’amore, qui, non viene raccontato: viene ripreso nei dettagli, come se lo vedessimo da dietro una finestra.
Ed è proprio da quella finestra che inizia Twins: con l’inedito Il Nostro Film, un’apertura che imposta subito lo sguardo. «Ricominciamo a scrivere il nostro film, tra momenti indelebili ed errori cancellabili». Le relazioni diventano un set da cui fuggire o in cui ritrovarsi, un piano sequenza interrotto che cerca ancora un finale. Una storia che si può riscrivere – anche quando sembra troppo tardi – se si ha il coraggio di farlo insieme. Ogni traccia è uno scorcio da cui si entra e si esce con angolature diverse. C’è il disincanto di Coca e Malibù, dove il vuoto è mascherato dallo scintillio dei social «Brillano i diamanti ma non brilla il mondo. Vuoto, vuoto, vuoto, tutto il resto dentro». E c’è la sensualità di Labbra al Curry, tra viaggi improvvisi, corpi che si sfiorano e sapori che restano addosso.
Poi arrivano le promesse a metà voce. Quelle che si fanno guardando l’alba, quando tutto sembra possibile ma niente è davvero certo. Aspettami è una canzone che non parla esclusivamente di chi si allontana da qualcuno, ma anche di chi parte senza perdere il legame con ciò che è stato. «Aspettami dove sorge il sole, dopo una notte da ricordare, con una storia da raccontare». Non è solo un appello all’altro, ma a se stessi. Un modo per dire che si può cambiare città, paese, vita, ma restare fedeli a ciò che ci ha formati. Per non dimenticare chi eravamo, anche quando il futuro corre più veloce di noi. Una tracklist attraversata da ritorni imprevisti, notti che si riaccendono e frasi lasciate in sospeso. Con una scrittura fatta di slanci diretti e riferimenti pop – «Far l’amore è come un luna park» (da Caldo Atomico) – i Ferrinis incorniciano frammenti di relazione senza ingabbiarli, lasciando che parlino da soli. C’è leggerezza, ma anche tagli netti. Ci sono cliché che si rompono, e verità che affiorano proprio quando smetti di cercarle. Il loro è un mondo pieno di contrasti: iconico e quotidiano, fragile e diretto, personale ma condivisibile.
E quando l’istinto prende il sopravvento sulla ragione, lo fa senza chiedere permesso. In Lussuria e Desiderio, la voce si fa corpo, e il corpo si fa dubbio. Attrazione e distanza si mescolano senza trovare tregua, come se ogni gesto fosse destinato a non durare: «Vorrei restare ma non riesco a trattenermi, non riesco a difendermi». In Rollercoaster, tutto ruota attorno ai saliscendi emotivi di una relazione instabile. Poche Ore, raccoglie quello che resta quando il tempo si accorcia. Aspettavo Questa Notte è una corsa a perdifiato verso qualcosa che, forse, non tornerà più. Una progressione che rivela uno dei tratti più riconoscibili del disco: non c’è una linea narrativa unica, ma un intreccio continuo tra momenti sparsi e connessioni che riaffiorano. Una dicotomia che diventa stile, tra passato e presente, velocità e nostalgia.
In Senza Lieto Fine, la chiusura dell’album, tutto si stringe in un epilogo sospeso, con un tono quasi elegiaco: «Come una melodia senza lieto fine, mi sa solo consumare. Niente mi può dare pace». Maicol e Mattia Ferrini immortalano l’esatto punto in cui qualcosa si spezza. Senza consolazioni, ma raccontando la verità di molti capolinea sentimentali contemporanei: quelli che non arrivano mai davvero. Una finale che non chiude, ma rilancia. Come se l’ultima scena non fosse ancora stata scritta. Perché certe assenze fanno più rumore di qualsiasi presenza. E se ciò accade, è perché continuano a parlarci anche quando tutto tace. Con Twins, il duo non cerca l’effetto immediato, ma lasci spazio a ciò che torna. A ciò che resta. «Volevamo fare un disco che non avesse bisogno di essere spiegato. “Twins” è nato come una finestra sul nostro mondo. È un album fatto di errori, ritorni, notti che sembrano infinite e frasi che ci siamo detti davvero. Ogni pezzo è un ricordo, una voce che ti risuona in testa quando meno te lo aspetti. Abbiamo scritto cercando la verità, anche quando fa male. Non volevamo dare risposte, ma fare spazio alle domande. A quello che succede quando pensi che sia tutto finito e invece no. La musica ti ci riporta, anche quando non vuoi», queste le parole dei Ferrinis.
In un’epoca in cui tutto è istantaneo, Twins prende tempo. Tra notti che sembrano durare due ore e rapporti che implodono prima di definirsi, i Ferrinis scelgono un linguaggio fatto di frasi concrete, immagini forti, emozioni riconoscibili. La contemporaneità che raccontano è quella in cui vivere ogni giorno «come fosse l’ultimo» (da Poche ore) significa anche perdere il senso del costruire, del fermarsi, del capire. In questo, il disco si inserisce in una riflessione più ampia: sulla fragilità della presenza, sulla permanenza del ricordo, sulla difficoltà di distinguere ciò che è passato da ciò che ancora abita dentro. Un disco che ha il passo del presente, ma guarda lontano ed è il risultato di un’identità che non cerca mai una definizione netta. I Ferrinis non somigliano a nessuno, perché il loro sguardo è interno: si muove tra scene di vita, pensieri lasciati a metà, e ritornelli che sembrano messaggi vocali mai inviati. Con Twins, aprono un nuovo capitolo, in cui l’equilibrio tra immaginario pop e scrittura personale diventa cifra narrativa. E mentre tutto si consuma in poche ore, loro lo scrivono, lo cantano, lo mettono in scena. Senza pretese, ma con la voglia di dire: questa storia, forse, l’hai vissuta anche tu. Perché come affermano i due fratelli in conclusione, «Non importa se la storia è finita: ciò che ti rimane dentro, a volte, è più forte di quello che vivi davvero».
Twins – Tracklist:
1. Il Nostro Film
2. Rollercoaster
3. Lussuria e Desiderio
4. Poche Ore
5. Aspettami
6. Aspettavo Questa Notte
7. Caldo Atomico
8. Coca e Malibù
9. Labbra al Curry
10. Senza Lieto Fine
Biografia
I Ferrinis, duo composto dai fratelli Maicol e Mattia, nati a Forlì con un anno di differenza e spesso scambiati per gemelli, hanno coltivato sin dall’infanzia una profonda passione per la musica dance, passione che li ha accompagnati fino all’adolescenza. Nonostante un periodo di pausa, la loro dedizione non ha mai vacillato: la quarantena ha rappresentato per loro un momento di riscoperta e rinnovato interesse, spingendoli a mettersi in gioco con maggiore determinazione. Adottando il nome d’arte Ferrinis, simbolo della loro unione fraterna, hanno iniziato a comporre brani originali. Il loro debutto con il singolo Balla Con La Luna, uscito il 26 giugno 2020, cattura un messaggio di libertà e spensieratezza, invitando ad abbandonare le preoccupazioni legate al contesto sociale dell’epoca. Questa prima release ha riscosso un notevole successo, consolidando il loro ingresso nel mercato italiano. L’ascesa dei Ferrinis nel panorama musicale, però, è stata suggellata nel Dicembre 2023 con l’uscita del singolo Nessuno e, il mese successivo, con il rilascio del loro primo omonimo album, che ha rapidamente conquistato oltre 300.000 streams. Questo incredibile traguardo ha aperto la strada a La Voglia Che Mi Fai, brano che segna una preziosa evoluzione nella loro carriera, narrando le sfumature dell’innamoramento e del desiderio con incredibile intensità. La traccia, un vero e proprio inno all’amore in chiave pop-dance, è una vibrante anteprima della versione deluxe del disco d’esordio, insieme alla suggestiva e intensa ballad La Fine Dello Show, pubblicata a Settembre 2024.
Il 25 ottobre 2024, esce Ferrinis Deluxe Edition, un album che attraversa stagioni, emozioni e storie d’amore, nel quale sono racchiuse, oltre alle 8 tracce presenti nella versione originale, gli ultimi tre singoli, La Volta Buona (Acoustic Version) e l’inedito Per Non Farti Male. La musica dei Ferrinis parla direttamente al cuore, esprimendo sentimenti autentici e viscerali, avvolti da sonorità dance che invitano all’ascolto e al movimento. Con radici profondamente ancorate nella musica dance e un’innata capacità di reinventare il genere infondendovi nuova energia e profondità emotiva, i Ferrinis si configurano come artisti innovativi e narratori di storie di vita vissuta. La loro ambizione è quella di creare canzoni dall’accezione universale, capaci di unire generazioni diverse, dai bambini agli adulti. Con una visione che punta ad un’ascesa significativa nel panorama discografico, i Ferrinis sono determinati a lasciare un’impronta indelebile nel settore, introducendo generi inediti e portando freschezza con le loro idee innovative.
IMMAGINI DI UFFICIO STAMPA MUSIC AND MEDIA PRESS

Giornalista pubblicista, copywriter e ghostwriter. Sardo di nascita e romano d’adozione, cresce con le cuffie alle orecchie, tra un mare Di sole e d’azzurro e le difficoltà di Una vita da mediano. La passione per la buona musica come stella polare professionale, cercando di trasformare in parola le sensazioni e le emozioni che solo questa può dare. In una vita, che proprio come questo sito, è un apostrofo rosso tra le parole Movie e Indie.